martedì 22 maggio 2018

LinkedIn: cos’è e a cosa serve

Hai mai sentito parlare di LinkedIn? Cos’è e a cosa serve? Come mai è il social preferito dai professionisti?

La piattaforma di cui stiamo parlando è nata nell’ormai lontano 2003 e si presenta sia con funzioni gratuite, disponibili per tutti gli iscritti, sia con formule avanzate premium (a pagamento).

La principale funzione di LinkedIn è lavorare nel mercato del lavoro, mettendo in contatto richiesta e offerta di questo. I numeri, in tal senso, sono piuttosto chiari: nei 200 paesi in cui questa piattaforma lavora sono 530 milioni gli iscritti, stando ai dati dell’anno scorso.

LinkedIn: una finestra aperta sul mondo del lavoro

Al di là di quelli che sono i numeri, LinkedIn è un social network che si contraddistingue dalla massa proprio per la specificità del suo obiettivo.

Se hai intenzione di iscriverti a questo servizio (o se ne fai già parte), le differenze rispetto a Facebook saranno piuttosto evidenti. Per intenderci, niente gattini o immagini divertenti: qui tutto è focalizzato sul lavoro e tutto ciò che ruota attorno a questo ambito.

Dimentica concetti come le classiche fan page: qui tutto è incentrato sui profili personali e aziendali.

I profili personali su LinkedIn? Il CV del futuro

Il profili personali sono una sorta di scheda, qualcosa di molto simile a un curriculum vitae. Qui, oltre ai dati basilari sulla persona iscritta, sono presenti la sua istruzione, i corsi e le specializzazioni, le esperienze lavorative e una serie di dati e informazioni concentrati nell’ambito del lavoro.

Gli utenti possono, similarmente agli altri social, condividere articoli, contenuti testuali e filmati, il tutto però in un ambiente dal sapore più professionale.

Nell’ambito di chi lavora sul web poi, LinkedIn è ormai diventato uno standard: accompagnare la propria lettera di presentazione a un link verso il proprio profilo di questo social può essere un ottimo modo per cercare di colpire un potenziale datore di lavoro. Proprio per questo motivo, i professionisti tendono a tenere tali profili aggiornati arricchendoli puntualmente con ogni tipo di corso o esperienza acquisito.

I profili aziendali

Il profili aziendali, sono strettamente connessi a quelli personali. Da qui, le aziende possono effettuare ricerche per rintracciare nuovo personale, oppure semplicemente ampliare le proprie azioni mirate a promuovere il proprio branding.

Rispetto agli anni passati, LinkedIn sta raccogliendo numerose adesioni anche dalle ditte nostrane che, sino a qualche tempo fa, ignoravano totalmente questa piattaforma dalle grandi potenzialità.

I piani a pagamento

Per i professionisti che lavorano in particolari settori, potrebbe essere utile attivare i piani premium di LinkedIn per poter sfruttare pienamente quanto esso ha da offrire. Nello specifico si parla di:

  • Business Plan, un piano appositamente ideato per espandere e coltivare la rete di contatti
  • Job Seeker, ottimo per chi sta cercando di incrementare la possibilità di venir contattato da ditte e aziende che ricercano profili simili al nostro
  • Sales Navigator, ideato per favorire nuove opportunità di vendita nell’ambito del tuo business (indicato particolarmente per i profili aziendali)

Verso chi è indirizzato questo social network

Come avrai già intuito, LinkedIn non è indirizzato a tutti i tipi di persone. Nonostante sia nato prettamente per professionisti di settori quali l’IT, la finanza o il giornalismo, con il passare degli anni questo social network ha ampliato il proprio raggio d’azione includendo numerose altre nicchie.

Nonostante ciò un piccolo negozio di quartiere o un’attività di modeste dimensioni potrebbero non trarre un grande vantaggio, almeno attualmente, dalla loro presenza su tale piattaforma.

Visto però il suo rapido sviluppo, e la relativa facilità per quanto riguarda l’iscrizione, il consiglio è quello di iscriversi a prescindere dal proprio settore lavorativo di appartenenza: visto che l’iscrizione base è gratuita e necessita solo di pochi minuti, si tratta comunque di un’opportunità da non perdere.

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Come creare una pagina Facebook

Creare una pagina Facebook è un’azione tanto semplice quanto potenzialmente importante.

Sul social network per eccellenza infatti, le fan page possono avere diverse utilità a seconda dell’intento con cui vengono realizzate: potresti voler promuovere una tua attività, oppure creare un punto di incontro per altre persone che hanno un hobby o una passione in comune con te, oppure mettere in contatto utenti che così possono confrontarsi e aiutarsi su tematiche lavorative e non solo.

Creare una pagina Facebook? Nulla di più semplice!

Che si tratti di poche decine di followers o di pagine con centinaia di migliaia di like, la partenza è sempre e comunque uguale per tutti.

Nella sidebar superiore, quella di color azzurro, vi sono una serie di menu utilizzabili. L’ultima opzione disponibile sulla destra è una freccia che punta verso il basso. Clicca su di essa per accedere a un ulteriore menu: da qui potrai non solo creare ma anche gestire le pagine una volta create.

I primi passi

Qui sono presenti un gran numero di opzioni: per ovvie ragioni, dovrai andare a cliccare su Crea una pagina.

A questo punto Facebook ti chiederà quale tipo di fan page vuoi realizzare: si tratta forse di un’Azienda o brand o di Community o personaggio pubblico? Se hai un negozio, un’attività, gestisci un’associazione o qualcosa di simile, la prima scelta fa per te. Se vuoi aprire una pagina dedicata a un attore, un calciatore o magari raggruppare gli appassionati di una determinata materia, la scelta più adatta è la seconda.

Una volta scelta quale tipologia di pagina aprire, clicca su Inizia sotto una delle due opzioni.

Nome e categoria

A prescindere dalla tua scelta, nel passo immediatamente successivo Facebook ti chiederà le informazioni basiche sulla pagina che stai creando. A prescindere da quale opzione delle due precedenti hai scelto, sarà necessario individuare un Nome per la fan page.

In secondo tempo, è necessario scegliere delle categorie per inquadrare meglio la pagina: in questo caso, digitando l’ambito in cui vuoi concentrarti, Facebook ti suggerirà alcune tematiche per facilitare la tua scelta. A seconda della categoria scelta, potrebbero essere richieste altre informazioni come indirizzi, numeri di telefono eccetera.

Clicca infine su Continua.

Immagini di copertina

Nel passo successivo, Facebook ti chiederà un’immagine di copertina. Nonostante sia possibile tralasciare questa personalizzazione grafica premendo sul bottone Salta, il consiglio è di prepararne una ancora prima che la pagina sia ufficialmente online.

La prima immagine richiesta sarà quella simile all’immagine di profilo dei singoli utenti. Si tratta di un’immagine solitamente di 360 x 360 pixel. La seconda immagine che Facebook richiederà sarà quella di copertina, che dovrebbe avere dimensioni di 1920 x 1080 pixel.

Nota bene: la prima immagine scelta dovrebbe essere ben chiara anche quando ridotta a miniatura. In questo modo gli eventuali follower capiscono meglio quando interagiamo con loro. Per quanto riguarda la cover invece, va detto come un’immagine accattivante può avere un’incidenza piuttosto marcata per l’incremento degli iscritti.

La pagina è pronta!

Una volta selezionate le immagini, la pagina sarà a tutti gli effetti pronta… anche se un po spoglia!

Facebook ti spingerà a invitare alcuni tuoi amici per cominciare ad avere like ma, ancora prima di invitare qualcuno è meglio “preparare il terreno” finché siamo gli unici a essere iscritti.

A sinistra, sotto l’immagine di profilo, vi è una sidebar con un interessante menu. Vai su Informazioni per ritrovarti su una scheda riassuntiva della pagina dove puoi sbizzarrirti dando profondità alla fan page, arricchendola con informazioni, recapiti mail, indirizzi web.

Una volta fatti i cambiamenti e salvati, puoi anche dare un po’ di spessore alla neonata pagina aggiungendo qualche foto: sempre dal menu sulla sidebar a sinistra, seleziona Foto per poter gestire come meglio credi fotografie e album.

Adesso… inaugura la tua pagina!

Con grafica e informazioni settate, non resta che fare il primo post e cominciare a invitare i tuoi amici. Con duro lavoro e postando frequentemente materiale consono alla tua fan page, potresti ben presto vedere incrementare vertiginosamente il numero dei tuoi like!

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Tagliare video online con strumenti gratuiti

lunedì 21 maggio 2018

Lavorare da casa, con il web è possibile

Lavorare da casa con il web è il sogno di molti ragazzi: si tratta di un semplice sogno o la rete offre realmente opportunità lavorative in questo senso?

La risposta a tale quesito è piuttosto scontata, visto che internet offre svariate opportunità anche nell’ambito del lavoro. Ma analizzando più da vicino l’ambiente possiamo trarre alcune importanti conclusioni.

Come lavorare da casa con il web

Se pensi che lavorare comodamente seduto a casa davanti al tuo computer sia una pacchia, è meglio chiarirti subito le idee. La rete è un posto che si evolve continuamente e che non permette mai di rilassarsi, oltre al fatto che esiste una concorrenza spietata in pressoché qualunque settore tu ti senta in grado di lavorare.

I settori disponibili sono molteplici, così come risultano varie le competenze più o meno ricercate: si va dagli articolisti ai social media manager, dai grafici sino ai webmaster e ai veri e propri programmatori. Naturalmente ancora prima di analizzare nello specifico le possibilità che ti si apriranno d’innanzi, è bene fare una precisazione.

Lavoro o un hobby per arrotondare?

Come puoi facilmente intuire, vi è un abisso tra chi passa nottate intere dietro paginate di PHP o chi impiega un paio di ore a settimana per gestire la pagina Facebook del bar sotto casa. Si tratta di approcci estremamente diversi: chi vuole lavorare da casa con il web in maniera seria, deve sapere che è necessario seguire corsi, aggiornarsi e spesso fare orari che vanno oltre a quelli solitamente fatti in un comune ufficio.

Viceversa se vuoi arrotondare facendo qualche lavoretto, probabilmente difficilmente raggiungerai cifre piuttosto alte ma, con il minimo sforzo, potrai comunque fare qualche euro per toglierti degli sfizi.

Le principali regole per poter vivere lavorando in rete

Come già accennato, mantenersi aggiornati è di vitale importanza se vuoi portarti il pane sulla tavola grazie al web. Corsi d’aggiornamento, webinar, guide e aggiornamenti dovrebbero essere un fardello extra alla tua giornata lavorativa, un modo per mantenerti al passo con i tempi e poter competere con la concorrenza.

La concorrenza

Già, proprio la concorrenza… tieni presente che per molti lavori, esistono ragazzi preparatissimi provenienti dall’India o da altre nazioni asiatiche che sono pronti a fare ciò che fai te ma per meno della metà del compenso. La rete d’altronde, offre un’estrema libertà che porta tanti vantaggi ma anche qualche svantaggio.

Altri settori, come il copywriting, sono invece inattaccabili in quanto è difficile che tali nicchie possano essere occupate da chi non è madrelingua.

Conoscere l’inglese

Sarà anche una frase trita e ritrita, ma conoscere la lingua inglese è assolutamente fondamentale per poter lavorare da casa in rete. Anche se lavori in un ambito dove utilizzi solo l’italiano, magari gestendo una fan page su Facebook o scrivendo articoli, l’inglese ti è utile per diversi motivi:

  • ti consente di accedere a molto più materiale per quanto riguarda tutorial, guide e webinar, arrivando sulle novità del settore ancora prima che vengano tradotte e riproposte nell’ambito nazionale
  • ti consente di comunicare e interagire su gruppi, forum e pagine di esperti nel settore stranieri
  • non tutti i software e le utility che potresti utilizzare sono in italiano: è impossibile però trovare software o servizi che non offrono una versione in inglese.

Diplomi e lauree servono, ma gavetta e capacità contano di più

Che tu sia programmatore, social media manager o articolista, i tuoi primi lavori saranno probabilmente sottopagati. Spesso è utile farlo per imparare un lavoro e, talvolta, può essere un buon compromesso per incassare qualche soldo e al contempo infoltire il proprio curriculum.

Sappi che il web è, nel bene e nel male piuttosto meritocratico: se hai diploma e laurea ma non sai scrivere, chi ha solamente la terza media ti può facilmente “soffiare” il posto. Questo è un motivo in più per tenersi sempre aggiornato e non sedersi mai sugli allori…

Non arrendersi

Lavorare sul web risulta estremamente diverso rispetto a un comune lavoro d’ufficio. Se apprezzi la monotonia e gli orari standard, devi sapere che chi si guadagna da vivere in rete ha ritmi decisamente più irregolari.

Se poi sei agli inizi e cominci a proporti nel tuo settore, è naturale che andrai incontro a delusioni: qualcuno ti sbatterà la porta in faccia, qualche committente o cliente ti farà patire le pene dell’inferno… gli inizi sono difficili, ma se hai un minimo di capacità, di pazienza e desideri imparare potresti ben presto riuscire a vivere grazie a ciò che ti offre il web.

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Come eliminare una pagina Facebook

Plugin WordPress, come si installano?

Come si installano i plugin WordPress?

Le estensioni sono uno dei principali punti di forza di questo CMS così diffuso: grazie alle estensioni è possibile personalizzare completamente il tuo sito, rendendolo unico e soprattutto funzionale allo scopo. Installare plugin WordPress sul tuo sito, come vedrai è piuttosto facile e intuitivo: basterà seguire questa guida per ottenere tutte le funzionalità aggiuntive di cui necessiti.

Come installare i plugin WordPress?

Esistono due modi per poter aggiungere plugin al tuo sito WordPress. Il primo e più comune, consente di scegliere le estensioni direttamente tramite un motore di ricerca interno al CMS, l’alternativa (piuttosto diffusa per i plugin professionali o a pagamento) è quella di caricare il file da locale.

Cercare e aggiungere un plugin al tuo sito WordPress tramite motore di ricerca

Per cercare il plugin più adatto alle tue esigenze, il modo migliore è utilizzare il CMS stesso.

  • Come prima cosa, sulla sidebar a sinistra, clicca su Plugin
  • Quindi, cercando sulla parte alta dello schermo (di fianco al titolo Plugin) clicca su Aggiungi nuovo
  • Qui, nel campo sotto Cerca plugin, puoi effettuare una ricerca digitando direttamente il nome dell’applicazione (se la conosci già) oppure la funzione che stai ricercando (se utilizzi l’inglese avrai più possibilità di trovare ciò che cerchi). Quindi premi il tasto Invio per avviare la ricerca

Il risultato che otterrai in questo modo sarà una griglia più o meno folta dalla quale poter scegliere il plugin che più si addice alle tue necessità.

Di primo impatto potresti essere un po’ disorientato dalla quantità, ma ti spiegherò brevemente come fare per poter analizzare quanto offerto e fare la scelta giusta.

Da sinistra a destra, ogni singolo riquadro ti presenterà il logo del plugin, il suo nome, il bottone Installa Ora e Maggiori dettagli.

Prima di procedere con l’installazione è buona abitudine informarsi sul plugin

Se conosci già il plugin in questione puoi andare a colpo sicuro installandolo. Contrariamente, se sei ancora alla ricerca di quello che fa per te, è meglio soffermarsi su Maggiori dettagli: cliccando su questo link è possibile infatti conoscere meglio il plugin e il suo autore, con una pagina che descrive compatibilità con le versioni di WordPress, numero di installazioni e valutazione media.

Sono inoltre disponibili schede che riguardano, oltre alla descrizione, le istruzioni per l’installazione, le faq, il changelog, alcuni screenshot che mostrano il plugin a lavoro e le recensioni degli utenti.

Procedi con l’installazione

Se sei convinto della scelta, chiudi la finestra delle informazioni e clicca su Installa ora e poi, nel bottone Attiva che lo sostituirà.

A questo punto verrà caricata la pagina dei Plugin, dove avrai a disposizione tutte le estensioni presenti nel tuo WordPress. Qui, oltre a una panoramica molto utile, è possibile intervenire su ognuno attivandolo e disattivandolo ma anche modificando le impostazioni (anche se non per tutti i plugin tale funzione è disponibile) aggiornalo o eliminarlo definitivamente.

Installare un plugin da locale

Alcuni plugin però, non possono essere trovati direttamente sul motore di ricerca: talvolta è necessario scaricarli direttamente dal sito dello sviluppatore. Per fare ciò devi, dalla pagina dedicata ai Plugin, cliccare nuovamente su Aggiungi nuovo.

A questo punto però, invece di utilizzare la ricerca, seleziona Carica plugin in alto a destra. Cliccando su Scegli file e poi su Installa ora, potrai facilmente installare il file zip (che non va decompattato) aggiungendo il plugin alla lista di quelli presenti sul sito.

Scegli i plugin con attenzione

Un errore piuttosto comune per chi si avvicina al mondo di WordPress (ma anche per chi ha più dimestichezza) è l’abuso di plugin e l’installazione indiscriminata di questi.

Innanzi tutto va specificato come, installare plugin non presenti sul motore di ricerca o comunque poco recensiti può essere pericoloso, sia per quanto riguarda il lato puramente SEO, sia per l’aspetto della sicurezza: sviluppatori senza scrupoli potrebbero infatti inserire malware o simili all’interno delle estensioni.

In secondo piano va calcolato che ogni plugin (soprattutto quelli che operano sul frontend del sito) vanno ad appesantire il tuo sito web, rendendolo più lento sia in fase di modifica e pubblicazione, sia per i tuoi visitatori.

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Come eliminare un account Twitter

domenica 20 maggio 2018

Cloud Gratis, i migliori servizi online

I servizi cloud gratis sono ormai piuttosto diffusi e offrono un’opportunità davvero imperdibile per chi naviga in rete.

Con questo termine, solitamente si identifica la possibilità di salvare e utilizzare alcuni file su spazi d’archiviazione remoti.

Se vuoi condividere un gran numero di dati, (foto, video, e file di ogni genere) con amici e membri della tua famiglia o per questioni di lavoro, i servizi cloud possono offrirti una sorta di hard disk virtuale condiviso.

Questi servizi sono anche piuttosto validi quando si vuole effettuare un backup che vada oltre a quanto offerto con i supporti fisici:

a meno di attacchi informatici, di malfunzionamenti dei server o di fallimento del servizio in questione, bastano username e password per avere accesso al proprio spazio di archiviazione da qualunque parte del mondo.

 

Servizi cloud gratis: i parametri per scegliere le piattaforme migliori

A prima vista, il primo e incontrovertibile dato da utilizzare come paragone tra i diversi servizi dovrebbe essere lo spazio di archiviazione: in realtà, esistono fattori perlomeno di pari importanza.

La sicurezza, per esempio, non è da sottovalutare: preferisci avere tanto spazio a disposizione o essere certo che le tue foto, i tuoi video e i tuoi documenti siano al sicuro?

Per non parlare della velocità della piattaforma che, se fortemente limitata, può far diventare una vera e propria tortura l’upload (soprattutto se anche la tua rete internet non è particolarmente veloce).

In questo articolo abbiamo raccolto alcuni tra i servizi cloud gratuiti più diffusi e apprezzati dall’utenza.

Naturalmente i gusti personali hanno poi una forte incidenza sull’eventuale scelta di una piattaforma rispetto a un’altra.

Dropbox


Dropbox Logo

 

Cominciamo con il servizio più un voga per quanto riguarda il cloud. Nella sua versione gratuita, Dropbox offre 2 GB di spazio e la cartelle e link condivisibili per quanto riguarda la versione gratuita, con lo spazio che aumenta a 1 TB per la versione a pagamento (oltre all’aggiunta di altri servizi aggiuntivi).

Disponibile sia via browser che tramite apposito client, Dropbox risulta piuttosto veloce e offre un protocollo di sicurezza SSL, con file cifrati tramite AES con chiave a 256 bit: in parole povere, consente un buon livello di sicurezza.

Per quanto riguarda i down, da segnalare qualche problema a inizio 2014: una piccola crisi durata un paio di giorni che è poi stata brillantemente superata. A prescindere da ciò, Dropbox rimane estremamente affidabile.

https://www.dropbox.com/it/

 

Google Drive


Google Drive Logo

Un’altra piattaforma massicciamente utilizzata in questo settore è Google Drive. Si tratta di un servizio introdotto da Google nell’aprile del 2012 e che offre file hosting gratuito di 15 GB (estendibile sino a 30 TB con un piano a pagamento). Nota bene: nello spazio sono incluse anche le immagini di Google Foto e i documenti di Google Docs e gli allegati di Gmail.

Come per quanto riguarda Dropbox, Google Drive è gestibile direttamente tramite un’applicazione o, più semplicemente, tramite browser. Essendo un servizio erogato direttamente da Google, le garanzie per quanto riguarda la sicurezza sono piuttosto elevate.

https://www.google.com/drive/

 

MEGA


Mega Logo

Questa piattaforma dedicata al file hosting e file sharing è il “figlioccio” di Megaupload, chiuso ufficialmente nel gennaio del 2012.

Le funzioni presenti sul sito ricordano effettivamente da vicino la precedente piattaforma, scomparsa a causa dei contenuti (troppo spesso ben oltre la legalità) che venivano distribuiti su di essa.

Il servizio cloud gratuito offerto offre 50 GB di spazio per l’archiviazione di file. Esistono anche degli account premium che offrono rispettivamente 500 GB, 2 GB o 4 TB di spazio. Il sito garantisce una forma di backup per prevenire la perdita accidentale di dati.

https://mega.nz/

 

pCloud


pCloud logo

Seppure leggermente inferiore di fama rispetto ai siti appena citati, anche pCloud può essere pienamente considerato tra i migliori servizi in questo settore specifico. Oltre ai 20 GB di spazio disponibile, pCloud offre degli algoritmi per la cifratura privata e nessun limite di dimensione per i singoli file caricati.

Non solo: alla prova di upload, questa piattaforma si è confermata come una tra le più performanti. Esiste anche una versione premium (denominata pCloud Crypto) che, per poco meno di 5 euro mensili, consente di ottenere un maggior livello di protezione per quanto riguarda sicurezza e privacy.

https://www.pcloud.com/it/

OneDrive


OneDrive logo

Nel corso degli anni, questo servizio ha cambiato più volte nome, passando da Windows Live SkyDrive e Windows Live Folders sino a Microsoft SkyDrive.

Si tratta di un servizio cloud storage gratuito offerto direttamente da Microsoft che ti mette a disposizione 15 GB di spazio per archiviare file, espandibile con abbonamento.

Anche in questo caso, OneDrive è fruibile sia attraverso applicazione desktop che via browser (a patto di avere un account Microsoft).

https://onedrive.live.com/about/it-it/

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giovedì 17 maggio 2018

Come creare un blog gratis

Creare un blog gratis, anche solo da utilizzare come una sorta di diario personale in versione digitale, è un hobby che accomuna milioni di persone in tutto il mondo.

Se fino a qualche anno fa questo genere di attività era riservato a chi aveva particolari conoscenze di HTML o comunque nell’ambito della realizzazione dei siti, al giorno d’oggi esistono servizi gratuiti e alla portata di tutti che consentono di ottenere risultati più che dignitosi.

In questo articolo andremo ad approfondire alcuni tra i servizi di blogging gratuiti più diffusi e più facili da utilizzare, per mostrare le diverse alternative disponibili a chi si vuole cimentare nella realizzazione e nella gestione di un piccolo diario personale a portata di clic.

Come creare blog gratis: quali servizi scegliere?

Al giorno d’oggi, gli hosting gratuiti per blogger sono un’infinità:

scegliere non è facile, visto che le proposte sono anche qualitativamente molto competitive.

Il primo parametro da tenere in considerazione è la nostra conoscenza del web:

se parti da zero, probabilmente dovrai affidarti da una piattaforma con meccaniche elementari che ti offrirà però meno libertà d’azione rispetto ad alternative adatte a utenti più smaliziati.

Ma non necessariamente questo sarà un limite per l’obiettivo che ti sei prefissato con l’utilizzo del tuo blog.

Qui di seguito di mostrerò alcuni tra i più comuni servizi che offrono spazio gratuito a chi intende aprire un proprio blog.

Blogger

Blogger

Blogger è un servizio nato nel 1999: nell’ottica del web, una vera e propria eternità!

Nata come un progetto amatoriale da una piccola società di San Francisco, nel 2003 la piattaforma viene acquistata da Google che integra questo servizio nell’ampia famiglia dei servizi offerti ai suoi utenti.

Blogger offre un hosting gratuito di tipo nomesito.blogspot.it e funziona tramite un pannello di controllo, tramite cui è possibile postare nuovi contenuti, modificare il template grafico del sito e, più genericamente, compiere una serie di operazioni per personalizzare il proprio spazio web. Non si tratta di un servizio che offre un alto livello di personalizzazione ma, almeno per quanto riguarda i blog di carattere strettamente personale, può essere la soluzione ideale per chi ha appena cominciato ad affacciarsi nel mondo dei blog.

https://www.blogger.com/

Wordpress.com

Logo Wordpress

Da non confondersi con il CMS WordPress.org: anche se le funzionalità base sono identiche, WordPress.com è una piattaforma semplificata a a sé stante.

Rispetto al suo “fratello maggiore” si presenta come un servizio molto più semplificato che, pur offrendo la maggior parte dei servizi gratuitamente, include anche alcune funzioni a pagamento.

Per quanto riguarda la versione gratuita del servizio, il dominio si presenta come nomesito.wordpress.com e comprende 3 GB di spazio per l’archiviazione dei file, numerosi template grafici disponibili, supporto per autori multipli e tante altre funzioni basilari.

Naturalmente con la versione a pagamento, vengono offerti servizi aggiuntivi (per esempio, i 3 GB di spazio diventano 25).

WordPress.com è un’altra piattaforma estremamente utile per chi vuole cominciare a pubblicare contenuti senza dover avere conoscenze specifiche.

Inoltre, può risultare un buon trampolino di lancio per fare il salto di qualità e, dopo un po’ di pratica, avvicinarsi in seguito a WordPress.org e al suo CMS vero e proprio.

https://wordpress.com/

Tumblr

Logo Tumblr

Nonostante non sia particolarmente diffuso nel nostro paese, Tumblr è un ottimo servizio blog gratuito.

Anch’esso nato come un progetto poco più che amatoriale nel 2007, è ben presto diventato uno dei maggiori brand per quanto riguarda il blogging a livello mondiale, tanto che nel 2013 Yahoo acquisì la società.

Il blog creato con Tumblr si presenta con un URL del tipo nomesito.tumblr.com e consente di gestire il sito tramite la dashboard.

Il sistema di posting è piuttosto semplice e consente di pubblicare contenuti testuali, immagini, link, filmati o audio.

I temi grafici presenti sono numerosi anche se (cosa non comune nei vari servizi di blogging gratuiti) è possibile scaricarne o ottenerne altri gratuitamente o a pagamento.

https://www.tumblr.com/

Medium

Logo Medium

Ancor meno conosciuto nel nostro paese è Medium, piattaforma gratuita per la pubblicazione online realizzata nel 2012 dal cofondatore di Twitter Evan Williams.

Il servizio si basa principalmente su un’interfaccia WYSIWYG (what you see is what you get, ovvero quello che vedi nel pannello di modifiche è quello che vedrai sulla pagina finale) che consente la scrittura di articoli con una vasta scelta per quanto riguarda la formattazione del testo.

I post pubblicati poi, possono essere “raccomandati”, ordinati per tema e persino votati.

https://medium.com/

LiveJournal

Logo Livejournal

LiveJournal è l’ennesima piattaforma che gode di una certa popolarità, ma non in Italia.

Si tratta di uno dei servizi “veterani” per quanto riguarda l’ambiente dei blogger, essendo stato inaugurato nell’ormai remoto 1999.

LiveJournal ha una caratteristica che lo contraddistingue nettamente dagli altri servizi simili: si tratta di una sorta di ibrido tra blog e social network.

La sua stessa natura promuove non solo la pubblicazione, ma anche l’interazione e i commenti con gli altri utenti.

https://www.livejournal.com/

Esiste una piattaforma migliore delle altre?

 

Come avrai potuto notare, ogni servizio offre qualcosa di leggermente diverso.

Esiste dunque una piattaforma ideale per creare un blog gratis? Nonostante ciò dipenda in gran parte dalle tue esigenze, risulta chiaro come WordPress.com sia un buon modo per introdursi non solo all’ambito blog, ma anche alla creazione di veri e propri siti.

Il sistema utilizzato da questo servizio è affine al CMS di WordPress.org e dunque, può offrire l’opportunità di entrare in un mondo (anzi un universo) decisamente più ampio rispetto al semplice ambito del blogging.

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Installare WordPress, ecco come fare

www.comeunospecchio.com Web Marketing | Recensione di Guido | 01/08/2018

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